Nicola-Hicks,Closed up horse, 2012

Nicola Hicks: le sculture “non finite”

Hicks realizza sculture di creature ibride, che creano un’idea di “non finito”, rispecchiando i suoi disegni.

Nicola Hicks, Banker II, bronzo, 200x93x160 cm, 2009
Nicola Hicks, Banker II, bronzo, 200 x 93 x 160 cm, 2009

 

Nicola Hicks, How Now, acquaforte, 61.5 x 48 cm, 1997
Nicola Hicks, How Now, acquaforte, 61.5 x 48 cm, 1997

L’artista, nata a Londra nel 1960, ha studiato alla Chelsea School of Art e successivamente al Royal College of Art a Londra. Molti dei suoi disegni e sculture, sono stati accolti in un gran numero di mostre, nelle maggiori gallerie e musei della Gran Bretagna, riscuotendo un gran successo.

“holding on to a piece of clay made me want to become a sculptor… the feeling is delicious”- Nicola Hicks

 

Nicola Hicks, Green Island Commission – Maquette 4 (Standing Minotaur), bronzo, 30.5 x 20.3 x 29.2 cm, 2013

 

Nicola Hicks, Dan's Story, gesso, 204 x 183.5 x 84 cm, 2003
Nicola Hicks, Dan’s Story, gesso, 204 x 183.5 x 84 cm, 2003

Attraverso queste sculture, la cui ispirazione venne dai viaggi in Australia e India, ci parla di uomini, animali e creature mitiche, costruite in paglia, gesso e spesso in bronzo, offrendoci una visione di decadenza. I suoi disegni, su fogli molto grandi, di carta marrone, costituiscono la parte fondamentale del suo lavoro. Realizzate in carboncino, le figure sono dinamiche, ed è attraverso di queste che le creazioni tridimensionali prendono vita. Le caratteristiche ruvide, non definite, delle sue sculture, riflettono appieno il gusto dei suoi lavori su carta.

 

Nicola Hicks, Mr. Crow and Mr. Fox, bronzo
Nicola Hicks, Mr. Crow and Mr. Fox, bronzo (cartolina di Stephen White)

 

Nicola Hicks, Have Storm Need Port, (Crow Dance), gesso, 206 x 84 x 52 cm, 2015
Nicola Hicks, Have Storm Need Port (Crow Dance) dettaglio, gesso, 206 x 84 x 52 cm, 2015

Le sue creature si alternano tra una dimensione reale e fantastica. L’artista è in grado di catturare la forza fisica e psicologica di questi esseri viventi. Il suo lavoro appare tattile e spontaneo riuscendo a mantenere un’idea di “non finito”, come nei suoi disegni.

“Sometimes I’m a tree, sometimes I’m a cat, sometimes I’m a Minotaur, sometimes I’m a broken sculpture”- Hicks

“I travel alone… India especially makes you face yourself, everybody finds different things there but it forces you to re-examine yourself…The best artists are aliens, you have to be a bit of an alien to be a really good observer.”- Hicks

 

Nicola Hicks, Show me a man and I'll show you a boy, bronzo, 118.1 × 36.2 × 36.2 cm, 1996
Nicola Hicks, Show me a man and I’ll show you a boy, bronzo, 118.1 × 36.2 × 36.2 cm, 1996

 

Nicola Hicks, Donkey, carboncino, 190 x 268 cm, 2005
Nicola Hicks, Donkey, carboncino, 190 x 268 cm, 2005

 

 

Sito ufficiale: http://nicolahicks.com/

Fonti: https://www.flowersgallery.com/artists/view/nicola-hickshttp://britishart.yale.edu/exhibitions/sculpture-nicola-hickshttp://ruthborchard.org.uk/collection/nicola-hicks/

Fonti immagini: https://www.artsy.net/artist/nicola-hicks?medium=sculpture