I ritratti distorti di KwangHo Shin che svelano i sentimenti celati attraverso i tratti di colore.
KwangHo è un giovane artista, nato nel 1983, nella Corea del sud. I suoi ritratti astratti sono caratterizzati da spesse e violente pennellate, che esternano i sentimenti del soggetto ritratto. Per mostrare le emozioni nascoste i volti delle figure vengono cancellati, modificati e deformati. Tutto questo processo viene attuato per meglio evidenziare ciò che ciascuno di noi si porta dentro, affrontando tematiche come la propria identità e le relazioni tra le persone. Facendo così riesce a creare un collegamento tra la mente e le emozioni sprigionate.
La creazione delle sue opere avviene attraverso l’olio, l’acrilico e il carboncino. KwangHo rifiuta l’immagine precisa, dai contorni netti, a favore di figure poco chiare, contorte, confuse, da cui traspaiono meglio i sentimenti come disperazione, angoscia, paura e molti altri. Nelle sue immagini un ruolo fondamentale è occupato dal colore. Tuttavia, i colori da lui utilizzati, non hanno un significato preciso, però man mano che li applica è come se iniziasse una sorta di conversazione con l’opera in corso. Guardando solo le immagini, una descrizione appare superflua. La carica emotiva che c’è dietro traspare, con prepotenza in queste rappresentazioni molto di più di come potrebbero fare le parole.
” Insieme alla tela bianca, vuota, ci scambio una storia, come se stessimo conversando, nel momento in cui applico il colore”- KwangHo Shin
Fonti: http://www.art-vibes.com/art/kwangho-shin-abstract-paintings/
Fonti immagini: https://www.behance.net/shinkwangho